waiting for...

Anche agosto è agli sgoccioli, ancora nessuna novità. Se sia un bene o un male continua a sfuggirmi, l'attesa comunque a tratti è insostenibile e come unico antidoto non rimane che immaginare il dopo.
Da un paio di giorni sono tornato ai soliti ritmi, sveglia all'alba e notti insonni, praticamente uno zombie al mio confronto assomiglia a Usain Bolt.
Le vacanze sui generis non mi hanno rigenerato così come auspicavo, anzi; con le trazioni sono pure aumentato in altezza sfiorando il metro e quaranta. Però ho ripreso ad andare in moto e non è poco!
Fortunatamente in questo periodo ci sono state delle piccole soddisfazioni che mi hanno permesso di pareggiare i conti e migliorare l'umore; poca cosa ma, come diceva la moglie di Renatolo nell'intimità, chi si accontenta a volte gode.
A proposito di cricche e parassiti, mi sto realmente rendendo conto che al peggio non c'è mai fine, temo e auspico nello stesso momento una sollevazione popolare, in fondo il Belpaese non ha mai conosciuto una rivoluzione e sarebbe pure l'ora, forse è giunto il momento di acquistare una capretta e piantare degli alberi di frutta ed ulivi per avere merce di scambio.
Durante le vacanze, per farci qualche risata al mare ed in attesa di ricomprare qualcosa di più serio, col cuccioletto ho acquistato un canotto di tre metri.
Tale acquisto mi ha permesso di scoprire che il canotto portato in spiaggia, così come la macchina appena uscita dall'autolavaggio, ha proprietà taumaturgiche riuscendo a condizionare la meteorologia di vaste porzioni di territorio:
voglio un fastidioso vento forte? Porto il canotto in spiaggia;
voglio uno scroscio di pioggia sporca intrisa di sabbia? Porto la macchina a lavare.
Tornando alle soddisfazioni la più grande è stata "l'officiata" di fine agosto, non tanto per la cerimonia in se, comunque bella, quanto per il contorno. Ogni volta mi scambiavano per qualcuno di importante con relativi salamelecchi e leccate varie e la tentazione di approfittarne era grande. Sicuramente ogni occasione era fonte di risate ma anche di riflessioni serie sulla tendenza alla genuflessione delle persone.
Scappo, ho le panelle sul fuoco.