giovedì 3 giugno 2021

Diventeremo migliori.

Sono affetto da binge watching, appassionato di serie tv, ne divoro almeno tre o quattro puntate a notte. So tutto di Rick Grames o di Jim Worth, di quando arriverà l'inverno, del chimico che diventò spacciatore, dei 100 e via discorrendo.  Per adesso mi sto appassionando ad una nuova serie, ambientata in Italia, molto divertente, che parla di un assembramento di disadattati i quali credono (almeno la maggior parte, alcuni ci marciano!) alle teorie più strampalate e si affannano a diffonderle, combattendo il proprio disagio di chi si sente ormai escluso, con le armi della visibilità piuttosto che della verità. La serie è girata con molta cura, dialoghi ed ambientazioni credibili, tutto sembra reale. In sintesi, si tratta della storia di un gruppo i cui sedicenti illuminati discutono nelle loro sedi, auto convincendosi della bontà delle loro teorie, deridendo o offendendo chi per caso voglia discuterne non trovandosi d'accordo. Qualche volta vanno in giro per tentare di confondere con le loro tesi assurde anche altri gruppi, spesso però prendono delle sberle indimenticabili e si ritirano in buon ordine nelle loro bolle, pianificando la prossima balla da raccontare.  Non vorrei togliervi la sorpresa e spoilerarne i contenuti, ma la serie ormai è giunta a quasi 400 puntate, quindi mi limito a riassumere alcune tematiche per stuzzicare la vostra curiosità:
sono stati gli americani a portarcelo con le manovre della Nato;
contrordine, sono stati i cinesi;
errata corrige, invece sono stati i poteri occulti;
no, è stato il 5G;
ulteriore correzione, è stato Soros con l'amico Bezos;
non esiste per niente, è una dittatura;
siete tutti ciecati, elezioni subito;
sono morti per l'influenza, basta la tachipirina;
il vaccino contiene un microchip;
diventeremo tutti OGM;
la terra non è sferica e manco piatta, è oblunga;
zio Paperone è il vero padre di Paperino;
Felpetta e Gollum sono degli statisti.
Ce n'è per tutti i gusti, per chi volesse seguire la serie: buon divertimento!

 

domenica 25 aprile 2021

25 aprile

Chi festeggia oggi non è solo comunista ma anche socialista, democristiano, liberale, repubblicano. Chi celebra oggi la Liberazione è semplicemente antifascista, al contrario di chi non lo fa. Il 25 aprile non si celebra la sinistra contro la destra ma la democrazia contro la dittatura; il fascismo non è un'opinione, è un crimine. 

Il concetto è molto semplice: da un lato la tirannia, le persecuzioni razziali, l'alleanza con un mostro, la violenza, il confino, lo squadrismo, l'olio di ricino, la messa al bando di partiti e sindacati, la persecuzione degli oppositori; dall'altra un variegato ed eterogeneo gruppo di persone che si ribellarono con coraggio a tutto questo, per carità non tutti santi. L'importante era raggiungere l'obiettivo che è stato raggiunto: la Costituzione.

Chi vuol starsene a casa lo faccia, grazie al 25 aprile siete liberi di fare anche questo, ne beneficerà la lotta al virus. Però ricordiamo che, a volte, "L'indifferenza è più colpevole della violenza stessa. È l'apatia morale di chi si volta dall'altra parte: succede anche oggi verso il razzismo e altri orrori del mondo. La memoria vale proprio come vaccino contro l'indifferenza." (Liliana Segre).

 

giovedì 18 marzo 2021

Noi uomini siamo esseri semplici

Chissà se questo mio piccolo spazio, il più amato di sempre, si offenderà per come lo sto trattando, un po' come quei parenti lontani con i quali ci si sente solo per le feste o per bisogno e dei quali, nel tempo di mezzo, ci si dimentica completamente. Ma io so che mi perdonerà, lui si che mi conosce più che bene e capirà il mio allontanamento ed i miei silenzi attuali. 
Sa anche che scrivo da sempre, oltre a riempire altri inutili blog (a parte questo che inutile non lo è mai stato, anzi: lo definirei terapeutico!) butto giù pagine su pagine di stupide storie, pensieri e riflessioni che poi conservo gelosamente, al riparo da occhi indiscreti. 
Poi succede che, in un momento di follia, decido che è giunta l'ora di osare, di mettere da parte la solita ritrosia (timidezza? Imbarazzo? Paura di...?) e di condividere qualcosa, bella o brutta che sia non importa, mi interessa solo dimostrare a me stesso che lo posso fare perché le passioni vanno coltivate fino in fondo, ecchissenefrega del giudizio altrui!
Ho preso al volo l'attimo e mi sono buttato, è la prima volta che condivido qualcosa del genere (forse anche l'ultima!). Prima d'ora avevo un unico ed affezionato lettore: me stesso.

 Ilmiolibro.kataweb.it ,  Amazon e tante altre librerie online

sabato 28 novembre 2020

Natale, nonostante tutto!

 

Anche quest'anno, nonostante tutto, spinto dai miei pargoli ho appena finito di addobbare l'albero di Natale. Lo faccio sempre con un certo anticipo perché non voglio privarmi di vedere lo scempio che ne faranno i miei tre gatti sul lungo periodo.
In realtà sono più un tipo da presepe; niente di religioso per carità! Mi piace costruire con le mie mani questi diorama utilizzando materiali più vicino possibili agli originali, giochicchiare con la colla e i chiodi, la cartapesta ed i microscopici mattoncini in terracotta, realizzare piccole casette di legno, edificare stalle con relativi covoni in miniatura e fontanelle funzionanti, tagliare sughero ed inventarmi trucchi per nascondere le lucine intermittenti, spendendo cifre considerevoli per pupazzetti ed accessori. Risparmio solo sui ciotoli, la terra ed il muschio, vado a procurarmeli di persona.
Passato il Natale conservo nel box le mie realizzazioni affinando la tecnica ad ogni nuova costruzione, soprattutto nella creazione del fiume che scorre con annessa cascatella e laghetto con paperelle, quello non deve mancare mai, mi da tanta soddisfazione realizzarlo con minuscole pompette elettriche per trasportare l'acqua da giù a su; è la parte che mi prende più tempo, con fare maniacale aggiungo sempre al laghetto piccolissime pietre lisce, sughero e fogliame così con le luci giuste sembra quasi vero. Quando ho finito, con orgoglio lo mostro ad amici e parenti che vengono a trovarmi per le festività.
Proprio per questo motivo quest'anno non farò il presepe, non ci sarà nessuno che potrà commentare le mie fatiche causa pandemia, nessuno che scimmiotterà Chevy Chase nel film 'American Lampoon Vacation' mentre guarda il Grand Canyon, che mi dirà: "Bello, bello. Ok", e poi va via a guardarsi la partita su Sky.
Nessuno che farà la classica battuta: "Ma lo sai che sei bravo? Secondo me potevi fare lo scemografo!".
Nessuna piccola peste che lo userà come bersaglio per i dardi dei Bionicles.
Nessuno che farà il finto interessato commentando che la capanna col bue e l'asinello è posizionata troppo in alto e poi si spalma su un divano chiedendomi gentilmente di preparargli un caffè.
Nessuno che mi dirà: "Ma chi te lo fa fare!", "Chissà quanto tempo ci ha messo", "Chissà quanto hai speso", "Ma non hai un cazzo da fare?"
Ed io che incasso come Rocky Balboa rispondendo con garbo utilizzando frasi di circostanza per non rovinare l'atmosfera della festa, quando in realtà sarei tentato di prenderli per un orecchio e buttarli fuori di casa!
Cazzo, e chi se lo aspettava che questa pandemia almeno mi ha risparmiato tutto questo!
(Continuando a depredare i post del blog di Giolvolo!)

martedì 17 novembre 2020

La dittatura dei mancini

 

Non se ne può proprio più di leggere dappertutto che le persone mancine sono considerate più intelligenti, originali, creative e dotate di un “pensiero laterale” contrapposto al "pensiero verticale" dei destrorsi, la cui logica consequenziale ingabbia e limita il modo di vedere, interpretare ed interagire con la realtà che ci circonda.
Addirittura ci sono molti studi scientifici che hanno certificato queste presunte qualità superiori, affermando che in essi, al contrario degli altri, domina l’emisfero destro del cervello che controlla il lato sinistro del corpo e quindi soprassiede alle facoltà intuitive, visive e spaziali.
Già da tempo è in atto una discriminazione anche in fatto di celebrazioni: il 13 agosto è la "Giornata internazionale dei mancini", non mi risulta che ci sia anche una data in onore dei "destri".
Si citano sempre, tra i mancini, le personalità più brillanti e geniali della storia, da Ludwig van Beethoven a Wolfgang Amadeus Mozart, da Leonardo da Vinci a Michelangelo, da Charlie Chaplin a Pablo Picasso, da Napoleone a Carlo Magno.
Anche in fatto di abilità oratoria, sembra che i migliori siano i mancini. Sempre secondo una ricerca essi vantano un linguaggio bilaterale a differenza dei “concorrenti”, poiché durante un discorso il loro cervello coinvolge entrambi gli emisferi.
Come se non bastasse, i mancini trionfano pure nelle attività sportive grazie alle loro abilità e ai tempi di reazione più rapidi: Nadal, Maradona, Pelé, Platinì, Valentino Rossi...
Infine, la ciliegina sulla torta: chi usa la sinistra avrebbe maggiori soddisfazioni sessuali rispetto agli altri!
Meno male che questi esseri superiori siano solo l'undici per cento della popolazione mondiale altrimenti avremmo, mi viene da ridere, una società migliore!
Quanto era bello nei tempi passati quando, per secoli, sono stati discriminati perché usavano la “mano del diavolo”, adesso invece ci si sente fighi ad essere mancini, sembra quasi una moda.
Si ha sempre vita facile quando, per dare forza alle proprie teorie, si citano solo i mancini più famosi della storia. Se prendessero ad esempio altri mancini, come me, vorrei proprio vedere come farebbero a giustificare tante e tali frottole e bugie. E' evidente che siamo sotto dittatura!