Manca poco

Sento di avere bisogno di una scossa. La mini vacanza mi ha scaricato, non nutro particolare entusiasmo nel sapere che fra poche ore ritornerò in ferie.
Uno dei motivi di questo disinteresse lo conosco: è probabile che ad agosto io non riparta, fortunatamente per scelta, soprattutto perchè il periodo non mi si confà.
Certo, ho il mare a cinquanta metri con spiaggie di sabbia finissima, bellezze naturali ed architettoniche da vedere nei dintorni, panorami mozzafiato semplicemente affacciandomi dalla terrazza, ristoranti ed agriturismo in quantità industriale nelle vicinanze... Ma vuoi mettere le code in aeroporto o in macchina, i bagagli pesanti, mangiare male, spendere tanto e litigare per un posto in piscina?
"La prima regola del Fight Club e': non si parla del Fight Club. La seconda regola del Fight Club e': non si parla del Fight Club". In questo caso il "Fight Club" è la somma dei disagi della vacanza. Quando torniamo dal viaggio di solito raccontiamo solo le cose belle e piacevoli: "Sai, ho visto la casa dove è nato il giocatore più scarso del mondo: bellissima!". Con molto mestiere ne omettiamo altre: "Eccheccazzo, ma piove sempre, si mangia da schifo, l'acqua è sporca, il bagno è un cesso...!".
Comunque, per cambiare discorso, ho scritto una lista delle cose da fare in questa vacanza, roba semplice, niente di impegnativo, del tipo: "ordinare il box, andare a cenare in quel ristorante, leggere quel libro, stabilire la data del cambio di sesso, etc."
So per certo che, nonostante la quasi indifferenza, quando verrà il momento di rientrare al lavoro sarò sommerso da settecento paranoie, comunque tutto già visto e sentito, rientra nella normalità. Soprattutto mi peserà il piccolo trasloco che ad ogni fine estate devo effettuare quando ritorno in città: scatole, cartoni, borse e biciclette. Sicuramente niente in confronto di chi deve cambiare casa, ma siccome io per natura mi lamento sempre, devo fare o no la mia parte?
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