Capitolo uno

"Un piccolo passo alla volta. Questo è il rimedio, il segreto, la parola magica nella vita!". Il nonno di Paolino bisbigliava, snocciolando lentamente le parole mentre accarezzava la testa del nipote accucciato sulle sue gambe, passandogli le dita tra i capelli neri. Subito dopo il vecchio chinò il capo all'indietro allungandosi sulla poltrona per godere appieno della frescura del tardo pomeriggio estivo.
Da quella terrazza dove si trovavano si poteva scorgere l'orizzonte ed il sole che si inabissava pigro nel blu del mare affrescando il cielo di mille tonalità di rosso, nell'aria stormi di gabbiani piroettavano giocando con le correnti e un lieve venticello muoveva le fronde degli alberi.
Paolino teneva gli occhi socchiusi mentre soppesava le parole del nonno e rifletteva sul da farsi: "Ma quale passo alla volta? O tutto o niente, siamo alle solite, voglia di volare ma paura di cadere!". Era disorientato, aveva una voglia matta di accettare i consigli del nonno ma la sua indole non glielo permetteva, non riusciva a capire il motivo, non voleva accettare la regola assurda, voleva sentirsi libero di scegliere.
I due rimasero li fermi per qualche minuto, la luce del giorno scemava fino a rendere indefiniti i contorni del lontano promontorio scosceso che scendeva a picco sul mare.
Paolino si mosse per sistemarsi meglio sulla poltrona, poi aprì gli occhi tenendoli fissi per qualche momento sul cielo sempre più indaco. Era molto confuso.
La quiete continuava a regnare, le cicale in lontananza iniziavano a farsi sentire, prima a sprazzi, poi incessantemente, era quasi ora di cena.
Paolino si alzò dalla sua poltrona, baciò il nonno sulla fronte e si diresse verso la pergola. Aveva deciso di non decidere, di lasciare tutto per come era, aveva una paura matta di cadere, ma anche una smisurata voglia di volare. "O tutto o niente!", Gridò dentro di se, "O tutto o niente!". Una lacrima gli rigò la guancia sinistra, era sempre l'occhio sinistro che lacrimava per primo...