mercoledì 10 dicembre 2008

Veri problemi

Giocondor
Ultimamente sono un pò monotono, me ne sono reso conto da solo, senza l'aiuto di nessuno. Non faccio altro che parlare dei miei problemi o presunti tali e non mi appassiona minimamente farmi distrarre delle problematiche altrui. Forse è pure normale una sana dose di egoismo, una punticina di superbia nel pensare che io sono il centro del mondo e tutto mi ruota intorno. Ci sono però delle avversità per me così importanti da oscurare tutto il resto e una di queste è il traffico nella mia città.
Questa condizione perenne fatta di lunghe colonne di auto strombazzanti per le vie con annessa l'impossibilità di parcheggio, acuita dalle giornate pre festive, credevo di averla beffata usando la moto: che soddisfazione sfrecciare tra le fila di auto incolonnate con dentro guidatori inferociti che si guardano in cagnesco tra loro; che soddisfazione rispettare le mie tabelle di marcia; che soddisfazione parcheggiare un pò dovunque; che soddisfazione potere entrare senza limitazioni in qualunque ZTL o come cavolo l'hanno chiamata. E ancora che soddisfazione guidare la mia moto, non uno scooter più o meno grande, proprio una bella moto, comoda e veloce.
Ma a volte, di rado, anche qui piove ed allora ritorno ad essere beffato, e pure doppiamente. Primo perchè sono costretto a riprendere la macchina e secondo perchè non ci sono più abituato ad usarla come una volta, non ho più la pazienza e un minuto da fermo mi sembra un'eternità. Senza contare che i miei riflessi e le mie capacità di bravo guidatore cittadino si sono un pò appannati, tipo gli animali alla guida che riescono a superarmi in doppia fila ed incolonnarsi prima di me, tipo i bastardi che senza precedenza mi passano davanti, tipo quel sesto senso che mi permetteva di capire quale fila andava avanti più velocemente, tipo la mia sfacciata fortuna nel percepire che qualcuno stava uscendo da un posteggio a striscette blù e via discorrendo.
Sono problemi seri oppure no? Stamattina per percorrere circa dodici chilometri ed andare in centro ci ho messo più di un'ora, ed un altro quarto d'ora per parcheggiare con la modica spesa di tre quarti di euro l'ora, senza contare la classica litigata col posteggiatore abusivo.
E poi mi si dice che non devo parlare solo dei miei problemi. E' più importante invece ascoltare qualcuno che mi parla delle sue ristrettezze economiche o dei suoi problemi familiari o delle sue malattie o del suo lavoro o del governo? Eccheppalle, ma questi sono problemi comuni a tutti, anche e soprattutto a me. E quindi almeno fatemi incazzare per qualcosa di meno seria perchè altrimenti, come titolava un filmone cult, non ci resta che piangere, e di piangere non ne ho proprio voglia.

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