martedì 24 marzo 2009

E marzo sta finendo


"Marzo è pazzo": così recita un vecchio detto popolare. Il senso della frase sta nel fatto che il tempo di questo mese non è per niente stabile, un giorno c'è il sole, il giorno appresso nevica, l'altro ancora tira vento di scirocco. A volte tutte le possibilità si manifestano nell'arco di un'unica giornata.
La conseguenza è che anch'io sto impazzendo, secondariamente perchè continuo imperterrito a prendere la moto quando la mattina compare un tiepido sole, col rischio concreto di tornare a casa per pranzo inzuppato, come un biscotto nel the.
La ragione principale invece risiede nel mio corpo e nella mia mente, sono parecchio metereopatico e quindi il maltempo influenza soprattutto il mio umore, in più ormai ho raggiunto una certa età e gli acciacchi si fanno sentire.
Considerando che la mia vita non è trascorsa proprio sotto una campana di vetro protettivo, anzi, e che ormai le cicatrici non si contano più, ogni cambiamento climatico seppur minimo provoca dolore, nel vero senso della parola: torcicollo, colpi della strega, schiaffi della maga, percosse della befana, calci e pugni della megera: praticamente soffro di tutto quello che è compreso nello scibile della superstizione popolare e del paranormale. Così da un pò di anni sono diventato un affezionato frequentatore di piscine.
Il difficile è stato cominciare: l'acqua della piscina non è come il brodo, misura appena 25 gradi. Soprattutto nelle giornate fredde l'impatto, nel momento in cui mi tuffo, non è proprio piacevole, quindi ho adottato una tecnica, il mio segreto: prima di entrare sto sotto la doccia bollente per circa cinque minuti e mi ustiono da terzo grado l'intero corpo, così quando mi butto in acqua il freddo è diventato refrigerio, alla fine facendo un paio di vasche non lo sento più, l'importante è non fermarsi.
Infatti, l'importante è proprio non fermarsi, bisogna continuare a nuotare e a tenersi impegnati. Se mi fermo comincio a sentire freddo, a riflettere su alcune faccende e mi avvolgo su di esse, come il classico cane che si morde la coda, come l'ansioso che sta male perchè ha paura di stare male e, a lungo andare, alla fine si ammala veramente. Anche qui ho il mio segreto: distrarsi, distrarmi continuamente con tutto quello che è in grado di impegnare la mente, dalla lettura alla playstation, dalla falegnameria al giro in moto, dagli amici ai parenti, dal lavoro al poker.
Così il tempo passa e i mesi scorrono via, già "marzo il pazzo" è agli sgoccioli, poi toccherà ad "aprile dolce dormire" terminare. Arriverò prima o poi da qualche parte dove trovare un pò di calma. Appena giunto mi guarderò indietro, mi terrò le cose buone, affonderò quelle cattive e sarò pronto per crearmi qualche altro problema. Altrimenti, che gusto c'è?

Nessun commento: