venerdì 20 marzo 2009

Profumo


Sto rileggendo ancora una volta il libro "Profumo" di Patrick Süskind, uno dei miei preferiti, l'ho ricominciato da poco. Eppure libri da leggere ne avrei di diversi, li compro continuamente o me li regalano. Per inciso, andare in una fornita libreria ogni tanto a sbirciare tra i titoli, sfogliare i libri e leggerne qualche passo è un'attività piacevole e rilassante. Sarà forse l'atmosfera del luogo, le persone che parlano a bassa voce, l'odore della carta appena stampata, i colori delle copertine, o semplicemente perchè mi piace scrivere e conseguentemente leggere, comunque ci vado volentieri e poi con la moto non ho nessun problema di traffico e di parcheggio, nonostante la mia libreria preferita si trovi in una via adiacente il Teatro Massimo nel centro della città.
Dicevo di "Profumo": mi affascina, mi attira, mi intriga, mi trasporta. probabilmente la vera ragione è che Jean-Baptiste Grenouille per certi versi mi somiglia, e pure tanto. Il dono (o la condanna) di un eccezionale senso dell'olfatto, la metafora del suo odore inesistente, il desiderio di conservare gli odori (i ricordi) sublimi.
Per completare ho visto il film, simile ma non uguale, certi passaggi sono stati tolti ed altri aggiunti, comunque deve essere stata una fatica infernale trasporre il romanzo in pellicola, decrivere per immagini gli odori, i profumi, le puzze, gli olezzi non è semplice ed il libro ne è pervaso, è un continuo fluire di sensazioni olfattive.
Forse non riesco a dare il giusto significato alla fine del romanzo però un tentativo l'ho fatto: "Alcune goccie di profumo danno amore, un intero flacone provoca un massacro".

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