
Mi ero ripromesso di non entrare più sull'argomento, ma oggi all'improvviso ho ricevuto una scossa di bassa intensità, pochi ampere toccando i fili scoperti del telefono, che mi ha riattivato la partizione di cervello assegnato alla questione, la quale latitava appositamente anestetizzata, in attesa di tempi migliori.
Come dicevo in un mio precedente intervento, secondo me e ribadisco "secondo me", ci sono persone che vivono col preciso intento di farsi del male, nel nome di regole fatte da altri uomini e spacciate di volta in volta per divine o universali, o di principii personali frutto di esperienze indirette, o di paure ingiustificate. Tutto questo accade consciamente, volutamente. Eppure basterebbe veramente poco per essere tutti un tantino più contenti o addirittura felici o semplicemente aiutati.
Invece no. Comunque, come sempre in questi casi, mi viene voglia di un panino con le panelle, è un ottimo rigenerante a livello umorale. Fortunatamente (o per sfortuna, come sempre dipende dalla prospettiva) per adesso ne mangio tanti.
Ok, basta, torno ad anestetizzare la famosa, per me, porzione di cervello. Ma chi lo ha detto che l'anestesia è un'esperienza spiacevole? Io ne ho fatte tre o quattro. L'importante è svegliarsi appresso, scoprendo che tutto è andato a posto. Quindi, auguri a tutti gli anestetizzandi.
Dice il saggio: "Le esperienze di vita sono come un coltello, che ci serve o ci ferisce, a seconda se ci capita di prenderlo per il manico o per la lama. E l'ultimo chiuda la porta".
2 commenti:
Ebbene sì maledetto Carter hai vinto anche stavolta...
mi stavo giusto documetando su cosa fossero 'ste panelle...e toh, ho scoperto che proprio sotto casa c'ho una rosticceria palermitana...se dici che funzionano come anestetico, uno di questi giorni me ne faccio uno:) (di panino eh)
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