mercoledì 1 aprile 2009

Chi di speranza campa


Oggi piove, governo ladro. Faccio tardi come al solito e, se non bastasse, devo prendere la macchina. Mi scaravento fuori la porta per prendere l'ascensore ma è occupato. Aspetto alcuni secondi, poi scendo le scale di corsa non avendo più tempo da perdere. Arrivo nell'androne e vedo la signora del piano di sopra al mio che, con le antine dell'ascensore aperto, chiacchera allegramente con un altra persona. Mi guarda e...
Click.
"Mi scusi, non mi sono resa conto di avere impegnato l'ascensore per così tanto tempo, non capiterà più.". La saluto e corro in macchina, il telecomando, miracolosamente, apre subito le portiere e scivolo dentro. Ha smesso di piovere. Parto. Le strade sono deserte, nessun accenno di coda. Percorro la distanza che mi separa dalla meta in cinque minuti, prima passo dal benzinaio il quale, appena mi scorge, mi augura il buongiorno e mi pulisce i vetri della macchina mentre rifornisce. Faccio ancora poche centinaia di metri senza che nessun altro automobilista mi suoni dietro o mi tagli la strada o mi rubi la precedenza. Arrivo in ufficio e trovo parcheggio proprio sotto il portone. Mi saluto cordialmente con alcuni negozianti del posto e salgo su. Saluto i colleghi ricambiato, uno di essi mi offre pure una caramella. Mi seggo e accendo i pc, tutto funziona, anche il collegamento internet. Fuori spunta il sole, è una giornata meravigliosa.
Click.
Purtroppo oggi è il giorno del pesce, era tutto uno scherzo. Niente di nuovo sul fronte occidentale.

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