
Batuffolo era un anziano siamese color miele, un animale molto indipendente, non aveva padroni. Diciamo che era il gatto della terza figlia del portiere di uno stabile anonimo in periferia, dove abitava la madre dell'amico del fratello di un collega. Periodicamente spariva per alcuni giorni dalla portineria, quando rincasava giorni dopo sprizzava felicità da ogni vibrissa.
Una di queste volte, tornato da una sua solita scorribanda, Batuffolo sembrava triste, affranto, desolato, accorato, buio, cupo, depresso e pensieroso. Rimaneva disteso sul suo cuscino marrone tonaca di monaco e non mangiava, non correva ad acchiappare il suo gomitolo di lana preferito color viola cardinale e miagolava continuamente. Tutti nello stabile erano preoccupati, principalmente il figlio piccolo della sorella della donna delle pulizie del suocero del cavaliere del lavoro del secondo piano.
Poi un giorno di botto Batuffolo si allontanò ancora. Il fratello maggiore del figlio piccolo della sorella della donna delle pulizie del suocero del cavaliere del lavoro del secondo piano, carpentiere edile disoccupato, passava di lì per caso e, non avendo un ciufolo da fare, decise di seguirlo. Era furbo, per non farsi riconoscere indossò degli occhiali da sole scuri ed un cappello panama bianco, praticamente era mimetizzato in mezzo alla folla, tutti per caso quel giorno indossavano occhiali da sole scuri ed un cappello panama bianco.
Batuffolo trotterellava lento, stretto ai muri delle strade, quasi strisciando, ogni tanto si fermava ed odorava l'aria. Durante il tragitto incontrò altri gatti e gatte, quest'ultime ricevevano un trattamento di indifferenza totale nonostante cercassero in tutti i modi di farsi notare, alzando la coda e girando attorno al nostro gatto miagolando soavemente. Ce ne era una in particolare, una graziosa gattina nera con una macchia bianca sulla fronte, che si avvicinava speranzosa ma balzava immediatamente via quando Batuffolo si girava semplicemente a guardarla. Alla fine miagolava che sembrava piangere.
Dopo circa un chilometro, svoltato l'angolo, Batuffolo si fermò, annusò l'aria intorno a se e rimase con la testa alzata a guardare verso un balcone al primo piano di una palazzina signorile del centro.
Anche Il fratello maggiore del figlio piccolo della sorella della donna delle pulizie del suocero del cavaliere del lavoro del secondo piano si fermò a guardare, togliendosi gli occhiali perchè erano talmente sporchi che non distingueva nulla.
Miao, miao, miao... Dopo il terzo miao si materializza una micia dal balcone. E' una bella gatta, una gatta persiana bianca, candida. Osserva dall'alto Batuffolo, con la testa infilata tra le sbarre del balcone, ruotando il capo a destra ed a sinistra. Poi sfila la testa, scompare per alcuni minuti e riappare giù, dal portone della palazzina.
Batuffolo, nel frattempo è rimasto immobile, si accuccia continuando a guardarla. La gatta si avvicina lentamente verso Batuffolo, lo sfiora con il muso, si striscia, lo odora, lo tocca e l'altro rimane immobile. Dopo un pò, prima di impazzire, Batuffolo decide a sua volta di odorarla: la gatta immediatamente balza via, scappa, entra nel portone, scompare e riappare alcuni minuti dopo, sempre dal balcone.
Allora Batuffolo la guarda con la testa piegata di lato, lei miagola un paio di volta ed entra dentro, dondolando lentamente la coda. Batuffolo si alza sulle zampette, la testa china, scappa via tanto velocemente che Il fratello maggiore del figlio piccolo della sorella della donna delle pulizie del suocero del cavaliere del lavoro del secondo piano non riesce ad inseguirlo e lo perde.
Per giorni il gatto non fece ritorno a casa, tutti aspettavano con ansia, avevano ascoltato il racconto della sua ultima scorribanda e speravano che Batuffolo non facesse gesti inconsulti.
Il nipote del patrigno del cugino di secondo grado della signora che gestisce la profumeria di proprietà dello stesso padrone di casa della suora carmelitana scalza che insegna latino e greco al cuoco della trattoria di fronte pensò di affiggere manifesti in tutto il quartiere nella speranza che qualcuno lo avesse visto, ma non se ne fece nulla perchè aveva una brutta calligrafia.
Passò tanto tempo e la speranza di rivedere Batuffolo svanì. Tutti nello stabile piansero per un pò, dopo cominciarono a pensare ad altro, in fondo batuffolo era solo un gatto, a volte anche un pò rompicoglioni.
Invece a distanza di tempo, era mattina, Batuffolo fece ritorno a casa accompagnato dalla gattina nera con la macchia bianca sulla fronte. Era raggiante, erano raggianti, si muovevano appaiati, dritti e impettiti, la felicità di tutti fu immensa. Nello stabile iniziarono i festeggiamenti che durarono una settimana, poi qualcuno si ruppe le scatole per i continui rumori e chiamò la polizia.
Una delle gemelle figlie dell'amministratore e apparentate col geometra dell'ultimo piano della scala B, perchè la madre di costui era stata sposata per qualche tempo col suocero della prima moglie dell'amministratore, insieme al marito vennero multati dalle forze dell'ordine per "cigolii e rumori molesti notturni, grida e lamenti" ma lei si difese dicendo che erano anni che il marito non la faceva divertire così. Comunque pagarono la multa.
Batuffolo nel frattempo concesse alla gattina nera con la macchia bianca sulla fronte il privilegio di dormire sul suo cuscino marrone tonaca di monaco, non lo aveva mai fatto con nessun gatto. Batuffolo rimase ancora un paio di giorni in portineria e poi scomparve per sempre senza lasciare traccia, nessuno seppe più nulla. A distanza di tempo in portineria furono giorni di festa, la gattina nera aveva partorito sei bei cuccioli color miele. Invece la situazione al primo piano del palazzo signorile fu completamente diversa: la gatta bianca partorì solo cinque cuccioli, però sempre di color miele!
2 commenti:
Ciao, ho aperto casualmente il tuo blog e mi ha incuriosito la storia che hai scritto.
Bella, mi piace, ma da quando l'ho letta un dubbio mi assale: batuffolo dove è finito?
Io lo immagino libero tra i prati in cerca sempre di novità e di ciò che lo fa stare bene.
E tu dove hai pensato di farlo andare?
cercasi Batuffolo disperatamente ...
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