martedì 8 giugno 2010

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Causa impegni familiari sono completamente assuefatto, schiacciato, dedito: la cosa non mi dispiace affatto, anzì! La conseguenza di ciò è che riuscire a trascorrere più di cinque minuti alla settimana in momenti di rilassatezza, tra cui il blog, è praticamente impossibile.
Mi ero e mi sono intrippato con questa storiella dei capitoli, sono rimasto affascinato dalla possibilità di scrivere, come dice Mafalda, "di volta in volta" (come Dickens proprio non direi, magari diciamo più come Topolino!) perchè, scrive MT, la mia sfida sta nel continuare con un filo logico, quindi come nella vita non ho la possibilità di cambiare quanto scritto (il passato), devo tenerne conto; oppure stravolgere tutto, costruire altre realtà parallele (sognare), sperimentare, per poi magari confluire su un unico finale.
E' stato divertente da morire leggere di Amanda, che si lamentava del suo collegamento internet e scriveva: "Come faccio?". Confesso che, tra le risa, c'è stato un attimo in cui mi sono sentito investire di una certa responsabilità, nel senso che: "Minchia, adesso non posso mollare il mini racconto così, devo inventarmi qualcosa, continuare a scrivere!". Fortunatamente tutto è passato l'attimo successivo, perchè il blog deve essere un momento di rilassatezza, anche se ogni tanto, tra una poppata e l'altra, mi capita di pensare a cosa scriverci.
Comunque è' ancora tutto work in progress, il capitolo interlocutorio me lo sono già giocato, i nodi della trama verranno al pettine, devo svoltare per ritornare nel terrazzo e metterci un pò di luce ed uscire dall'inferno, confermare il complimento che lo stile è migliorato di capitolo in capitolo, trovare il tempo necessario, ogni tanto dormire...
Semplice!
P.S.: Mi era balenata un'idea per questo racconto. In questo caso non potrei svelarne il finale sul blog.
Troppo complicato.

2 commenti:

amanda ha detto...

e prenditi il tempo che vuoi e dormi e goditi il pupetto e facci leggere qualcosa quando è possibile... siamo mica editori noi :-)

Mafaldanellarete ha detto...

e ricorda: da un grande potere derivano grandi responsabilità.
mi duole dirtelo ma ci sei dentro fino al collo.
e ora (con la dovuta calma, sia chiaro,) attendiamo il continuo.