martedì 19 novembre 2013

L come cinquanta

Spesso le vendemmie differiscono per misura rispetto all'anno prima: ci sono annate in cui sono abbondanti ed altre invece fatte di magri raccolti. Ecco, questa è un'annata di raccolti pressochè nulli. Badiamo: tutto scorre; i fatti continuano ad accadere, gli input arrivano uguali a prima, gli spunti per raccontare giungono copiosi, le novità (belle o brutte che siano) non mancano: et cetera, et cetera ed et cetera...
Quello che manca (quello che è cambiato) è la voglia, vittima finale delle delusioni, anche piccole, che sommate le une alle altre riempiono il contenitore demandato che ognuno di noi possiede e sbordano ingenti, gocciolando dappertutto. Eppure ero preparato ed allenato, sapevo ed immaginavo che il disincanto potesse essere così abbondante, ed in fatto di immaginazione non credo di essere secondo a nessuno.
La mia stitichezza scrittoria è così spiegata. Rimane in sospeso il vero senso di questo blog, piccolo memo utile a ricordare, soprattutto a non dimenticare, e la differenza non è poi così sottile. Nel mentre il tempo passa a riflettere, pensare, rivangare, ragionare, meditare, soppesare, navigare tra i ricordi e sezionarli ad uno ad uno per cercare di capire, chiaramente solo supponendo: esercizio inutile senza il confronto, che non ci sarà mai perchè non ne sento l'esigenza e soprattutto non lo desidero per niente. Ritorna così la regola, da me odiata, della "ipocrisia per la sopravvivenza".
Poi succede che ti avvicini inesorabilmente ad un passaggio di decade mentre pochi secondi di volo radente ti riportano di prepotenza alla realtà, al senso primario della vita, alla fragilità dell'esistenza stessa ed al tempo perduto che non tornerà più. Boom!!! Spero in un celere risveglio, già avverto i primi sintomi: ho ricominciato ad essere insofferente, ho messo in sicurezza quello che dovevo, ho ripreso a pubblicare, tenterò di scoprire le carte dopo gli altri progetti, ho perfino ripigliato a giocare con la PS3.
Giusto per la cronaca: la mia moto, causa principe della futura rinascita, non si è poi fatta tanto male, sicuramente soffre meno che il mio orgoglio ferito!

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