mercoledì 9 dicembre 2015

Un palermitano (suo malgrado) a Milano

       Quando, inaspettatamente, nel lento scorrere del fiume della tua esistenza ti imbatti in un vortice minaccioso che ti trascina giù, lotti con tutte le tue forze, in special modo se il pericolo minaccia i tuoi cari.
Purtroppo il vortice si è materializzato sotto i miei piedi improvvisamente sul finire di novembre e, dopo un volo tutto sommato tranquillo, ecccomi arrivare a Linate.
Non ero mai stato a Milano, non ne sentivo l'esigenza, non avvertivo nessuna curiosità. Mi bastavano i racconti di chi già c'era stato o di chi ci viveva, il resto erano i soliti pregiudizi.
Invece, ai miei occhi Milano è apparsa subito come una città a suo modo elegante, ordinata, ospitale, silenziosa (a parte lo sferragliare dei tram) nonostante il traffico soprattutto nelle ore di punta (devo dire molto educato per i miei parametri); forse un pò grigia ma probabilmente era il periodo ad essere sbagliato, insieme al mio umore.
Nella breve esperienza, poco più di 15 giorni, come mio solito ho annotato diverse cose sulla città e sui suoi abitanti. Ecco una breve lista, tra le tante possibili, di "robe" scherzose e semi-serie da raccontare, giusto per sdrammatizzare un pò.
  • - Se il tuo navigatore, mentre sei fermo in macchina al semaforo rosso, ti avverte all'ultimo secondo di cambiare corsia hai solo due scelte: o lo mandi affanculo e vai all'avventura sperando di non perderti per la città, oppure tieni pronto il cric perchè si incazzano peggio che gli rigassi la macchina o li riempissi di parolacce.
  • - Se qualcuno si offre di ospitarti informati prima se la stanza in cui dormirai affaccia su una strada dove passa il tram.
  • - Se passeggi per Chinatown e senti qualcuno che si schiarisce la voce scappa, probabilmente sta per sputare per terra senza guardare.
  • - Non chiedere mai dov'è una "carnezzeria", nonostante i libri li vendano in libreria e le birre in birreria.
  • - Non perdere tempo a cercare gli occhi delle persone quando passeggi, sembra che ti attraversino con i loro sguardi mentre ti incrociano.
  • - Questa è per il palermitano doc: le arancine è meglio che te le porti da casa.
  • - Visita guidata alle bellezze della città: Parco Sempione, il Castello Sforzesco, Il Duomo, la Galleria Vittorio Emanuele e La Scala. Dopo, il Cimitero Monumentale, i Navigli e... Basta?!
  • - Adesso mi spiego perchè il milanese corre sempre: non è per andare a lavorare, ma per difendersi dal freddo e dall'umidità.
  • - Criptica: le cosce di pollo arrosto sono buonissime!
  • - Capita anche qui di trovare automobili parcheggiate in doppia fila. Te ne sei accorto, professore Roberto Michele Massimo?
  • - Secondo il mio metodo empirico e rozzo, statisticamente più del 70% dei milanesi non è nato a Milano.
  • - A detta di tanti c'è il rischio che gang di rumeni ti entrino di notte in casa e gang di sudamericani ti affettino per strada col machete, per conto mio non ho incontrato ne un rumeno ne un sudamericano. I cinesi invece te li regalano con una modica spesa al Carrefour.
  • - Non è vero che la nebbia la puoi tagliare a fette, ci ho provato ma rimane sempre lì e non si vede una cippa, specialmente quando guidi.
Alla fine, quando tutto è passato, ho speso un botto per tornare col primo volo utile, era la vigilia del lungo ponte di Sant'Ambrogio. Potevo aspettare qualche giorno, risparmiando almeno il 75%, ma era troppa la voglia di tornare nella mia città, solo chi ci vive lo può capire.
        Nella vita le cose passano sempre, come in un fiume. Anche le più difficili che ti sembra impossibile superare le superi, e in un attimo te le trovi dietro alle spalle e devi andare avanti. Ti aspettano cose nuove.
("Niccolò Ammaniti, Ti prendo e ti porto via, 1999")

Nessun commento: