sabato 24 ottobre 2020

La mia arte culinaria


 Non sono molto bravo in cucina, lo ammetto. La mia arte culinaria si può riassumere nel guardare Master Chef o utilizzare il Bimby, quello con le ricette incorporate dove il massimo della creatività si riduce nel variare la velocità di rotazione delle lame o cambiare di poco i tempi di cottura.
Ma è un periodo un pò così, ultimamente la noia mi provoca una certa invidia che mi corrode dentro quando guardo post di amici e conoscenti nei quali sono descritti minuziosamente, oltre che fotografati alla perfezione, manicaretti e dolci degni di Antonino Cannavacciuolo. Mortacci loro!
Dovevo in qualche modo riscattarmi e scavando tra i miei ricordi rammento un campeggio in quel di Favignana, eravamo alla fine degli anni ottanta o giù di lì, appena maggiorenne e felice possessore di una Fiat 127 blu ad olio, nel senso che ne consumava più della benzina al chilometro.
Eravamo in quattro: io, Maurizio, Mario e Pollicino, quello che aveva fatto il conservatorio. Fu una bella esperienza, conoscemmo e frequentammo tante persone tra le quali tre tizie romane che praticavano il topless, all'epoca era come pagare le tasse e condividere i DPCM, una depravazione.
Ritornando all'argomento culinario, dato che i soldi erano un optional ed i ristoranti una chimera (non esistevano ancora i fast food), ci arrangiammo a cucinare col fornelletto da campeggio utilizzando le riserve alimentari trafugate da casa prima di partire.
Sul finire di quelle due settimane di vacanza i viveri scarseggiavano ma non l'appetito. Di pasta ce n'era ancora, mancava il condimento, e siccome è verissimo che la fame acuisce l'ingegno inventammo la nostra ricetta.
Ingredienti:
1 kg di pasta sfusa di varie tipologie (pennette, rigatoni, spaghetti... Praticamente quella rimasta!);
sale q.b.;
un pacchetto di patatine Pai.
Preparazione:
cuocere la pasta (al dente o scotta non importa, dipende dal gas rimasto nella bomboletta);
aggiungere pochissimo sale, tutto quello che c'è ancora nella scatola;
quando la pasta è pronta oppure quando è finito il gas scolarla utilizzando un asciugamani possibilmente pulito;
a parte sminuzzare in una scatola di cartone il contenuto della busta di patatine Pai in minuscoli pezzetti;
condire la pasta direttamente in pentola con le patatine sminuzzate e sbatacchiare il tutto per un pò;
Servire in piatti rigorosamente di plastica e gustarla con le mani.
Buon appetito!

(Liberamente tratto da un altro posto del blog di Giolvolo)

Nessun commento: